Il massaggio come cura non farmacologica per malati di Alzheimer

Chi sono

Mi chiamo Gianluca Foresi, pratico Yoga e meditazione da diversi anni e il mio spirito di ricerca mi ha sempre portato a cercare di alleviare le sofferenze degli altri in maniera del tutto naturale.

Le mie competenze sono

  • Massaggiatore esperto in varie tipologie di massaggio.
  • Riflessologia plantare.
  • Tecniche di respirazione e meditazione.
  • Operatore campane Tibetane

Conoscenza della malattia di Alzheimer

Sono a conoscenza ( mia suocera ne è affetta da diversi anni) che la demenza è una sindrome clinica (insieme di sintomi) dovuta ad una malattia che colpisce il cervello, cronica e progressiva che comporta la degenerazione di:

  • Facoltà mentali quali la memoria, la capacità di ragionamento, il linguaggio e la capacità di riconoscere oggetti e persone.
  • Affettività ed emotività quali depressione, ansia ed angoscia.
  • Comportamento e personalità quali agitazione, aggressività, reazioni paranoiche ed apatia.

Dallo studio di questa mallattia ho appreso che esistono diverse forme di demenza, la più frequente è la malattia di Alzheimer, che riguarda il 50% dei casi.

La seconda in ordine di frequenza è la demenza vascolare, dovuta all’arteriosclerosi cerebrale ed in particolare a lesioni cerebrali multiple provocate dall’interruzione del flusso di sangue (lesioni ischemiche).

Le cause della malattia sono fino ad oggi sconosciute; probabilmente l’origine è plurifattoriale, legata cioè a fattori genetici, ambientali o anche allo stile di vita. Il fattore di rischio più importante per lo sviluppo di malattia è l’età, soprattutto fra i 75 e gli 85 anni; tuttavia fra i centenari la malattia di Alzheimer sembra essere rara, al contrario possono esserne colpiti soggetti al di sotto di 75 anni.

Ho inoltre appreso i diversi comportamenti che può manifestare un malato di Alzheimer. Quali:

  • Attività di tipo ripetitivo. La persona affetta da demenza può dimenticare ciò che ha detto o fatto già dopo pochi istanti compiendo azioni e facendo domande in modo ripetitivo. In molti casi è opportuno rassicurarlo invitandolo a fare semplici azioni cercando di mantenere un atteggiamento calmo e affettuoso.
  • Attaccamento. Il malato di Alzheimer può dipendere in modo estremo dalla persona che lo assiste e perciò non volere che questa lo lasci, nemmeno per un breve periodo. Tale comportamento può derivare dal timore del malato che la persona in questione possa abbandonarlo e quindi essere causato da un sentimento più generale di insicurezza.
  • Perdita di oggetti e accusa di furti. Il malato di Alzheimer dimentica spesso dove ripone gli oggetti e di conseguenza può accusare altri individui di averglieli sottratti. In tali circostanze è opportuno rispondere alle accuse della persona gentilmente, cercando di evitare conflitti, e aiutarlo a ritrovare l'oggetto perduto. Bisogna tenere presente che il suo comportamento dipende dalla malattia e non dalla sua volontà.
  • Deliri e allucinazioni. Le persone malate a volte e a secondo della fase della malattia possono essere soggette a deliri e allucinazioni.
  • Comporta,menti disinibiti. Sebbene accada raramente, il comportamento del malato in pubblico può essere particolarmente inappropriato e disinibito.
  • Perdita dell’orientamento. Il disorientamento può rappresentare uno dei problemi più difficili da gestire. La persona affetta da demenza può vagare e perdersi addirittura nei pressi della propria abitazione.
  • Violenza e aggresività. In particolari circostanze il malato di Alzheimer può diventare irascibile, aggressivo e addirittura violento.
  • Depressione e ansia. La persona malata può sentirsi depressa e triste, tendere all’isolamento, parlare, agire e pensare con particolare lentezza e difficoltà.

I benefici del massaggio per la persona malata di Alzheimer

Diverse ricerche hanno evidenziato che anche 10/15 minuti di massaggio sono efficaci nel mitigare, per quanto possibile, i sintomi dell’Alzheimer.

  • Migliore qualità della vita. Il massaggio migliora la qualità della vita di un cliente affetto da Alzheimer aiutandolo a rilassarsi e a dormire meglio. Il massaggio dona benefici psicosociali. Inoltre, aumentano la circolazione sanguigna migliorando l’effetto delle medicine.
  • Diminuzione della perdita di memoria.Stimolando la circolazione sanguigna si rallenta il processo di perdita della memoria. Se un cliente con Alzheimer si sottopone a regolari massaggi si possono constare progressi positivi proprio sulla memoria e, di conseguenza, saranno più attivi e consapevoli della loro salute.
  • Calma i comportamenti esplosivi. Il massaggio oltre a stimolare la circolazione sanguigna, aumento il livello di endorfine che, fra i tanti benefici, hanno una forte attività analgesica (leniscono il dolore) e capacità di regolare l’umore. Il massaggio è efficace per attenuare atteggiamenti dirompenti e abitudini errate in clienti con  Alzheimer.
  • Ripristino del ritmo sonno-veglia. Sono molti i casi di malati di Alzheimer che presentano un ritmo sonno-veglia fortemente alterato, da non saper più distinguere il giorno dalla notte. Il massaggio aiuta ad aumentare il livello di serotonina del corpo, essenziale per la produzione di melatonina, entrambi questi ormoni aiutano a regolare il ritmo sonno-veglia. Un sonno di buona qualità è vitale per la salute e il benessere generale.
  • Recupero della dignità. E’ quasi naturale, quando si è ammalati, sentirsi indesiderabili. Il massaggio crea un contatto che aiuta a recuperare la dignità perduta. Sviluppa un legame di fiducia tra massaggiatore e cliente. Alleggerisce gli effetti dell’isolamento, della solitudine e della noia.
  • Interazione. Le sessioni di massaggio possono aiutare un cliente con Alzheimer ad interagire con altre persone, dando la possibilità i propri sentimenti e pensieri.

Vorrei sottolineare che quando una persona cara risponde positivamente alla terapia di massaggio, i membri della famiglia si sentono meglio e il valore percepito della struttura aumenta.

Anche i membri dello staff ne traggono beneficio in quanto avranno pazienti più rilassati.